Dicembre è un mese denso di impegni fiscali: ecco tutte le scadenze dell’ultimo mese dell’anno 2024. C’è tanto da pagare.
Tutte le scadenze fiscali di dicembre 2024 hanno enorme importanza. E, pur volendo, non è possibile privilegiare un pagamento rispetto a un altro… Il calendario prevede vari obblighi tributari e contributivi, e tutti questi adempimenti, indistintamente, devono essere rispettati dai contribuenti. Per questo è fondamentale un riepilogo organico delle principali scadenze. Si va dall’imposta di bollo all’acconto IRPEF, dalla rata della rottamazione delle cartelle esattoriali al saldo IMU.
Un mese nero per le uscite. Tanti italiani sembrano già angosciati all’idea degli esborsi da affrontare a dicembre solo per tasse e tributi. Il tutto in un mese in cui in ogni famiglia è sempre prevista una spesa extra per organizzare le Feste e fare i regali.
Quasi tutte le categorie di contribuenti sono quindi interessate. Ed è fondamentale essere puntuali, per evitare sanzioni e interessi di mora. Tanti italiani, laddove non è possibile la rateizzazione, saranno costretti a chiedere prestiti per coprire l’esborso fiscale.
Ma quali sono dunque le principali scadenze fiscali di dicembre 2024? Si parte dal giorno 2, con il versamento dell’imposta di bollo per le fatture emesse nel terzo trimestre e il secondo acconto IRPEF, IRES e imposte sostitutive (come la cedolare secca). Si era parlato di una possibile rateizzazione (in cinque tranche) come avvenuto l’anno scorso e come succede per il saldo. Pochi giorni fa, però, il Governo ha abbandonato questa prospettiva.
Il 2 dicembre cade anche l’ultima data utile per inviare telematicamente i corrispettivi delle cessioni di benzina e gasolio relative al mese di novembre. Poi c’è la scadenza del 9 dicembre per la sesta rata della rottamazione quater (con tolleranza di cinque giorni).
Tutte le scadenze fiscali del mese di dicembre, dall’IRPEF all’IMU
Il 12 dicembre è prevista l’ultima data disponibile per aderire al concordato preventivo biennale per i contribuenti ISA non forfettari. Quattro giorni più tardi, ovvero il 16 dicembre 2024, arriva il temutissimo saldo dell’IMU, che comprenderà eventuali conguagli derivanti dalle variazioni delle aliquote comunali.
Nella stessa data cadono emissione e registrazione delle fatture differite per beni e servizi consegnati o resi a novembre. E poi anche i versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali relativi ai lavoratori dipendenti per il mese di novembre.
Per il 20 dicembre si paga l’ottava (e ultima) rata della tregua fiscale per regolarizzare violazioni commesse fino al 31 dicembre 2021 con una sanzione ridotta. Fino al 31 dicembre si può infine provvedere al pagamento del cosiddetto “superbollo” per veicoli con potenza superiore a 185 kW. L’ultimo giorno dell’anno è anche la scadenza massima per la presentazione degli elenchi riepilogativi mensili delle cessioni e degli acquisti intracomunitari relativi al mese precedente.