La cipolla è un ingrediente essenziale nella cucina italiana, ma ha un odore non troppo gradevole: dove conservarla dopo che è stata aperta?
Esistono degli interessanti trucchi per gestire l’odore, a molti insopportabile, della cipolla. Quando si cucina, per esempio, è nota la strategia del tagliarla sotto l’acqua corrente… Ma alla fine della preparazione, cosa bisogna fare per far sì che la pianta bulbosa si conservi più a lungo possibile e non infesti tutta casa con il suo particolare odore?
Il cattivo odore sprigionato delle cipolle dipende dalla presenza di composti solforati volatili che si diffondono quando le cellule della pianta vengono danneggiate, per esempio dopo il taglio o dopo che è stata spezzata. In pratica, dopo che si è usata e la si è tagliata, è inevitabile che si liberino degli enzimi che poi avviano le loro reazioni chimiche. Quando la struttura cellulare si rompe, avviene infatti la conversione dei composti solforati in allicina.
Si tratta di un composto particolarmente soggetto alla decomposizione veloce. Da qui la dispersione dei solforati volatili, che contribuiscono all’olezzo così pungente del prodotto. Il problema si pone dunque dopo che la cipolla è stata aperta. Per bloccare il meccanismo di decomposizione e quindi mantenerla fresca (e provare a ridurre al minimo l’odore) bisogna mettere in pratica alcune azioni fondamentali.
Per la corretta conservazione la prima cosa da fare è avvolgere la cipolla, o la parte superstite, in una pellicola trasparente. In alternativa, si può anche usare un contenitore ermetico. La chiusura serve a prevenire l’ossidazione e a limitare fisicamente la diffusione dell’odore. C’è anche chi si trova bene con i sacchetti per alimenti con chiusura a zip o a contatto. Quest’ultimo metodo è forse il più pratico e sicuro per la conservazione.
A questo punto bisogna decidere dove porre la cipolla già usata. Meglio fuori o nel frigo? Il freddo dell’elettrodomestico è utile a conservare meglio il prodotto, ma il rischio è quello di contaminare tutto ciò che è stato archiviato nello stesso posto. Con la pellicola o con il contenitore, il problema si risolve alla radice, e si può dunque essere sicuri che l’odore non si propagherà.
Il posto giusto per la conservazione è il cassetto delle verdure, che è uno dei punti più freschi del frigorifero. Al freddo, cioè fino ai 4°C, il prodotto già aperto e usato dovrebbe continuare a essere sicura dal punto di vista alimentare e buona da usare anche per due o tre giorni. Meglio non congelarla. Ed ecco un vero e proprio hack: se proprio la si vuole mettere in freezer, bisogna prima cuocerla almeno un po’, ma senza farla ammorbidire troppo.
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